Una task force per l’equo compenso degli avvocati

È stato firmato il 2 luglio scorso nello studio del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede il Protocollo d’intesa per l’istituzione del Nucleo Centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per la professione forense.

Hanno sottoscritto il documento il Guardasigilli e Andrea Mascherin, presidente del Consiglio nazionale forense.

Grazie all’accordo, strutturato in 5 articoli, viene istituito presso il Ministero della Giustizia, il Nucleo centrale di monitoraggio della corretta applicazione della disciplina in materia di “equo compenso”. Il monitoraggio avverrà grazie a una rete che opererà a livello locale con la partecipazione dei Nuclei locali disposti dai Consigli dell’ordine degli avvocati.

“Vogliamo fare qualcosa”, ha dichiarato Bonafede, “che vada a incidere direttamente sulla vita quotidiana degli avvocati. E questo che abbiamo realizzato è un protocollo che va in questa direzione. Si tratta, nel pieno rispetto della prassi, di un segnale forte e chiaro che ci auguriamo veda presto coinvolti anche altri ordini professionali affinché questo possa diventare un modello che vada a tutelare anche altre categorie”.

“Questo protocollo di oggi”, ha affermato il presidente Mascherin, “rappresenta una novità dirompente per gli avvocati e un salto di qualità rispetto alla tutela concreta della professione. Riteniamo essenziale promuovere con il ministero la corretta applicazione della normativa sull’equo compenso anche con la futura istituzione di una autorità garante con poteri sanzionatori e di indagine, specialmente nei confronti dei committenti forti, inclusa la pubblica amministrazione. Per questo è fondamentale il coinvolgimento degli Ordini come previsto dal protocollo”.

Il testo del protocollo

 

 

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