Gli amministratori condominiali lo sanno molto bene: chi vive all’interno di un condominio è tenuto a sostenere delle spese comuni, generalmente di varia natura. Le spese condominiali per molti non sono di certo una novità, ma per chi si trasferisce per la prima volta in un condominio potrebbero non essere del tutto chiare ed è compito dell’amministratore illustrarle in modo semplice e trasparente. È molto importante, inoltre, che venga messo tutto nero su bianco riguardo alla loro suddivisione.
Per un amministratore, calcolare tutto nel dettaglio potrebbe non essere semplice e per questo una buona idea è quella di affidarsi a specifici software che riescono a gestire le ripartizioni delle spese condominiali.
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Le spese condominiali ordinarie
Le spese condominiali possono essere ordinarie o straordinarie.
Le spese ordinarie, come suggerisce il nome, sono quelle necessarie per occuparsi della corretta manutenzione e pulizia del condominio. Si affrontano periodicamente, e la loro presenza può dipendere anche da specifici accordi tra i vari condòmini. Un valido esempio è il servizio di portineria, che non è garantito in tutti i condomini. Coloro che abitano nell’edificio possono decidere se effettivamente assumere un professionista che si occupi di questo compito.
Altre spese non sono invece opzionali, come il pagamento dell’illuminazione e della fornitura idrica nelle aree comuni, o il compenso dell’amministratore. Tra le principali spese ordinarie troviamo la pulizia delle scale e degli spazi condivisi.
Va poi considerato anche il riscaldamento: se nel condominio è previsto un sistema centralizzato, l’amministratore deve preoccuparsi anche della ripartizione delle spese relative a tale aspetto, fornendo sempre ai condòmini un resoconto dettagliato relativo ai consumi.
Le spese condominiali straordinarie
Oltre alle spese condominiali ordinarie esistono quelle straordinarie. Non riguardano spese di routine, ma sono strettamente legate a interventi eccezionali e fuori dalla norma. Tra le più comuni troviamo il rifacimento della facciata o del tetto, interventi di tipo strutturale che riguardano tutti i condomini. Lo stesso vale in quelle situazioni dove è necessario fare specifici lavori che coinvolgono l’intero edificio, basta pensare al caso in cui si debba sostituire l’ascensore.
Anche in questo caso, l’amministratore ha un compito fondamentale e deve prestare la massima attenzione. Dopo aver convocato un’assemblea straordinaria e aver messo tutti i condòmini d’accordo, deve preparare un piano dettagliato dei costi da affrontare.
Come si dividono le spese condominiali tra i condomini?
Ma come vengono suddivise le spese condominiali tra i vari condomini? Il compito di effettuare questi calcoli è proprio dell’amministratore, che deve però essere anche in grado di fornire report e tabelle dettagliate ai vari condomini. Questi hanno infatti il pieno diritto di sapere come vengono ripartiti i costi.
La maggior parte delle spese condominiali si suddivide in base alle cosiddette tabelle millesimali. In sintesi, queste tabelle stabiliscono qual è la quota di proprietà che ha ogni condomino, e grazie a essa si determina il suo “peso” all’interno della ripartizione.
Le tabelle millesimali non si applicano su tutte le spese condominiali. In alcune situazioni potrebbe essere prevista una ripartizione in base all’uso effettivo o determinata dai consumi (come nel caso del riscaldamento).