Marketing legale, dal Coa di Milano un percorso comune per modificare il codice deontologico

Aprire un tavolo di lavoro con l’editoria che si rivolge al mondo legale per trovare una posizione comune sulle possibilità di marketing degli avvocati e proporre modifiche al codice deontologico forense.

Aprire un tavolo di lavoro con l’editoria che si rivolge al mondo legale per trovare una posizione comune sulle possibilità di marketing degli avvocati e proporre modifiche al codice deontologico forense.

È questa, secondo quanto risulta a Le Fonti Legal, la posizione dell’Ordine degli avvocati di Milano, guidato da Vinicio Nardo, in merito alla lettera inviata dal Consiglio distrettuale di disciplina della Corte d’appello di Milano agli avvocati iscritti al Coa meneghino.

Nessuna battaglia ideologica contro l’utilizzo dei social da parte dei professionisti, quindi, ma da parte dell’Ordine emergerebbe la volontà di aggiornare le regole attraverso un percorso comune, senza penalizzare gli avvocati che promuovono la propria immagine attraverso LinkedIn, stante l’insindacabile obbligo di riservatezza professionale in mancanza del consenso del cliente. È evidente che eventuali modifiche al codice deontologico forense devono essere portate avanti dal Consiglio nazionale forense. Un percorso quindi tutt’altro che immediato.

Leggi anche...
Le Fonti TOP 50 2024-2025
Speciale Riforma Fiscale
Approfondimento – Diritto Penale Tributario
I più recenti

Quando occorre un avvocato penalista? Situazioni tipo e vantaggi di affidarsi a un professionista

MAVE SOLUTIONS premiata ai Le Fonti Awards per l’eccellenza nella consulenza e formazione

Siding Servizi Integrati di Ingegneria: Eccellenza dell’Anno ai Le Fonti Awards 2025

Le Fonti Gran Gala e Stagira CEO Summit 4 dicembre

Newsletter

Iscriviti ora per rimanere aggiornato su tutti i temi inerenti l’ambito penale.